Batteria centrale scarica

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La necessità di installare un antifurto porta inevitabilmente a cercare delle soluzioni fai da te, facili da installare e in grado di rendere sicuri gli ambienti. Questo tipo di antifurti possono essere installati sia in abitazioni civili che in aziende e fabbriche, sono in grado di allontanare eventuali malintenzionati con allarmi sonori e con avvisi telefonici. Gli antifurti sono composti da vari componenti, uno di questi è la centrale in cui è presente il combinatore telefonico che in caso di intrusione avvisa del probabile pericolo.

È la centrale che attiva l’allarme ogni qualvolta i rilevatori rilevano qualche tentativo di intrusione, sia che si tratti di aperture non autorizzate di porte e finestre che di tagli dei cavi elettrici per evitare l’azionarsi dell’allarme acustico. Ma cosa permette all’allarme di attivarsi nonostante non ci sia più alimentazione elettrica? Un set di batterie, generalmente mezze torce, la cui circuiteria è presente all’interno della centralina, esse si attivano non appena la scheda elettrica non riceve più corrente elettrica.

Stesso discorso vale anche per la batteria tampone, una piccola pila a bottone presente sulla scheda elettrica, in grado di alimentare la componente anche quando non è presente la corrente elettrica, a causa di un interruzione involontaria esterna, come cortocircuito o temporale. Grazie a questa tipologia di batteria è garantito il funzionamento senza interruzione dell’antifurto Tutti i sistemi sono studiati per garantire protezione in qualsiasi condizione energetica sia dovuta all’uomo che a cause di forza maggiore.

Sia che si tratta delle batterie interne che di quella tampone arriva il momento che si esauriscono. Mentre nel primo caso hanno una durata standard, al termine della quale è necessario sostituirle, per quella tampone, essendo ricaricabile la si potrà utilizzare tranquillamente per diversi anni. Alcune settimane prima del completo esaurimento delle batterie, la centrale inizia ad emettere un segnale che indica la batteria centrale scarica. Oltre al suo acustico, una spia luminosa si accende ad intermittenza o fissa a seconda del modello di antifurto installato.

Questi segnali richiamano l’attenzione sul problema poiché se queste batterie dovessero scaricarsi completamente, il sistema andrebbe in crash, poiché i rilevatori e la sirena esterna non ricevendo segnali dalla centralina interpretano la situazione come un tentativo di intrusione e quindi si attivano per richiamare l’attenzione. La sostituzione della batteria centrale scarica è uno dei compiti richiesti a chi installa e programma l’antifurto. Si tratta di una batteria al piombo da 12 Volt., da sette o otto Ampere, nel libretto di istruzioni è indicato il modello e il tipo di batteria da utilizzare.

Cambiare la batteria non è un operazione così semplice, infatti è richiesta l’apertura dell’unità centrale per poter accedere all’alloggiamento della batteria, ma il sistema è progettato con un congegno che evita che qualcuno possa intervenire e dismetterlo. La centrale è dotata di un tamper, un allarme che si attiva già solo allo svitamento della vita di chiusura. Evitare totalmente che la sirena si attivi è impossibile, ma si può spegnerla immediatamente disattivando l’antifurto con il telecomando nel caso si sia installato un antifurto wireless o digitando il codice di sblocco sulla tastiera della centrale. La sostituzione è immediata è sufficiente rimuovere la batteria esaurita, leggere il codice per comprarne una uguale, oppure è possibile portarla ad un rivenditore di materiale elettrico che sarà in grado di fornire la batteria ricaricabile dello stesso tipo.

Nella sostituzione è necessario fare molta attenzione ai poli, non deve assolutamente essere invertito il polo positivo con quello negativo. L’inversione di polarità può portare come prima conseguenza il non funzionamento dell’intero antifurto, ma è possibile che si verifichi un crash fisico del sistema, la circuiteria con l’inversione può bruciarsi definitivamente tanto da non poter essere recuperata. È importante che non si trascuri questa operazione è necessario anche non avere della carica elettrostatica che potrebbe essere responsabile della rottura di alcuni cavi.

Dopo aver sostituito la batteria è necessario richiudere la centrale e riporre la vite, anche in questo caso il tamper scatterà e farà riattivare l’allarme, è per questo motivo che è bene affrontare questa operazione in due, in modo tale che si possa disattivare immediatamente con il telecomando la sirena. Va posta molta attenzione nella chiusura a vite della centralina, poiché se non avvitata bene potrebbe creare delle interferenze con il sistema dell’antifurto, che scatterebbe in maniera casuale, creando dei falsi negativi, che oltre a richiamare l’attenzione inutilmente, porterebbe ad un inutile consumo di energia elettrica poiché scatterebbe molto spesso l’allarme.

Devono passare circa cinque minuti prima che si noti lo spegnimento della spia della batteria in esaurimento sulla centrale, non si sentirà più nemmeno il segnale acustico, l’antifurto ritorna così a funzionare in maniera corretta, senza manifestare nessuna problematica. È bene sempre provare l’antifurto dopo aver sostituito le batteri, il test deve essere condotto per capire se l’operazione è stata portata a termine positivamente, è per questo che si consiglia di togliere la corrente elettrica per un attimo più o meno lungo e controllare che l’antifurto funzioni correttamente. La batteria esausta e rimossa deve essere opportunamente destinata alla gestione dei rifiuti speciali, poiché se buttata nell’indifferenziata potrebbe danneggiare l’ambiente.

Opinioni batteria centrale scarica

  1. Quali sono le migliori marche di batterie per sistemi di antifurto? grazie



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