Avete installato un impianto antifurto, ma ricevuto ugualmente la visita dei ladri? Sì, può capitare! Per questo è importante avere non solo un sistema di protezione per la casa o per l’ufficio, ma far in modo che sia collegato alle Forze dell’Ordine o a un istituto di vigilanza privata che possano intervenire con tempestività in caso di intrusione.
Come avviene un collegamento con le Forze dell’Ordine? Per farlo è necessario che l’impianto preveda un combinatore telefonico, ossia un dispositivo che, in caso di allarme, faccia partire delle chiamate per avvisare di quanto sta accadendo.
In alcuni impianti il combinatore è integrato nella centralina, in altri, invece, deve essere acquistato separatamente e può essere di due tipi: PSTN o GSM, il primo sfrutta la linea telefonica classica, l’altro una SIM. Sul combinatore vanno registrati i numeri di telefono da contattare in caso di allarme – l’avviso avviene con un messaggio vocale pre-registrato in caso di furto – uno di questi numeri può essere quello della Polizia o dei Carabinieri; il collegamento è effettivo solo dopo aver presentato una richiesta scritta al Comando o al Commissariato più vicino all’abitazione, all’ufficio o all’attività commerciale in cui è installato l’allarme.
Nel modulo, solitamente fornito dalle Forze dell’Ordine, è importante specificare nome e cognome del proprietario dell’abitazione, dell’ufficio o dell’attività commerciale, l’indirizzo in cui è installato l’impianto antifurto e il nominativo di chi ha in custodia le chiavi, in caso ci fosse necessità di disattivare l’impianto.
17 Maggio 2016 at 19:19
Ciao, a me i carabinieri hanno chiesto espressamente la dichiarazione di conformità dell'allarme.
Dopodichè ho dovuto compilare una richiesta di autorizzazione ad abilitare la chiamata da parte della centralina in caso di allarme in corso.
Devo dire che è stato abbastanza semplice ottenere questo servizio.
Ciao, complimenti per i vostro blog
21 Giugno 2016 at 17:15
Ciao, chi rilascia questo documento?
13 Settembre 2016 at 22:54
E’ L’azienda costruttrice a fornire la dichiarazione di conformità. Generalmente viene prodotta insieme alla fornitura dell’impianto d’allarme.